Ritenuta d’acconto in Italia: cos’è e come funziona

La ritenuta d’acconto è un’imposta che viene trattenuta da chi effettua un pagamento a un’altra persona, per conto dello Stato. In Italia, la ritenuta d’acconto si applica ad alcuni pagamenti effettuati a non residenti, come dividendi, interessi e royalties.

La ritenuta non è un’imposta definitiva, ma semplicemente un anticipo sulle imposte dovute dal destinatario del pagamento. L’importo della ritenuta dipende dal tipo di pagamento e dal Paese di residenza del beneficiario.

Nella maggior parte dei casi, la ritenuta può essere compensata con altre imposte dovute dal beneficiario, in modo da ridurre l’importo complessivo delle imposte pagate.

Ad esempio, se una società non residente riceve dei dividendi da una società italiana, il reddito da dividendi sarà soggetto a ritenuta d’acconto.

Tuttavia, se la società non residente è residente in un Paese dell’UE con cui l’Italia ha stipulato una convenzione contro la doppia imposizione, la ritenuta può essere compensata con l’imposta sul reddito delle società dovuta nel Paese di residenza del beneficiario.

La ritenuta d’acconto è generalmente trattenuta da chi paga il reddito. In alcuni casi, il beneficiario può scegliere di farsi detrarre la ritenuta alla fonte. Questo è noto come “grossing up”. Ad esempio, se una società non residente riceve dividendi da una società italiana, può scegliere di avere il reddito da dividendo lordizzato ai fini della ritenuta d’acconto.

Ciò significa che la società italiana tratterrà le imposte sull’importo lordo del dividendo, anziché sull’importo netto. La società non residente può quindi richiedere un credito d’imposta nel Paese d’origine per la ritenuta d’acconto versata.

L’aliquota della ritenuta alla fonte sui dividendi è del 27%. Questa aliquota può essere ridotta o eliminata se l’Italia ha un trattato contro la doppia imposizione con il Paese di residenza del beneficiario.

La ritenuta sugli interessi è del 20%. L’aliquota può essere ridotta se l’Italia ha un trattato di doppia imposizione con il Paese di residenza del beneficiario.

La ritenuta sulle royalties è del 15%. L’aliquota può essere ridotta se l’Italia ha una convenzione contro la doppia imposizione con il Paese di residenza del beneficiario.

La ritenuta d’acconto non è necessariamente una cosa negativa. In alcuni casi può anzi essere vantaggiosa, soprattutto se si è residenti in un Paese dell’UE con cui l’Italia ha stipulato una convenzione contro la doppia imposizione.

In questi casi, la ritenuta alla fonte possono essere compensati con altre imposte dovute, con il risultato di una riduzione del carico fiscale complessivo.

erica

Mi chiamo Erica e studio finanza da più di 10 anni.
Sono esperta di finanza, investimenti, trading, fintech, sistemi di pagamento, cripto e tantissimi altri argomenti affini a ciò!
Qui troverai tantissimi contenuti interessanti se anche tu sei appassionato di questo mondo proprio come me.